All'insaputa di molti teologi, c'era un quarto Re Magio, che fu allontanato perché portava una torta alla frutta
Seconda domenica di marzo, cielo terso, azzurro e soleggiato come non si vedeva da mesi in pianura padana; l’inverno è in via di esaurimento e la primavera si presenta in anticipo; affacciato al balcone di casa un fresco refolo mi accarezza, non è vento ma un’idea, do buca al mio compagno, prendo dal garage la moto e via per il classico giretto per i colli; l’alternativa è andare al solito torneo di bridge della domenica che da tempo non mi offre alcuna soddisfazione.
Attanagliato fra queste due opzioni passo la mattina senza decidermi; si avvicina l’ora e mi riaffaccio al balcone, il tempo è sempre bello, ma l’aria è frizzante e la mite temperatura del mattino si sta velocemente abbassando; decido in un attimo, rinvio il giretto in moto e vado al circolo, non dovrò inventarmi scuse e non avrò sensi di colpa.
Solito torneo simultaneo della domenica pomeriggio, solito andamento; se la classifica premiasse chi commette più errori saremmo in competizione per i primi posti; mi chiedo perché non ho scelto la moto.
Si avvicina la fine del torneo mitchell, era ora, nessuna speranza di decente classifica e mi siedo all’ultimo tavolo per giocare le ultime mani.
Presentiamo gli attori: in est il sottoscritto, insofferente mediocre giocatore di bridge, con la moto in garage che aspetta impaziente di essere avviata, in ovest il mio partner Cesare, proprio come l’imperatore di Roma, esperto giocatore con una certa anzianità di servizio, prima categoria picche da diversi anni, e matematico provetto, sa contare in base 10 e in basi diverse; contare fino a 13 in andata e ritorno per lui è uno scherzo, non lo sfidate; afferma che la sfiga lo perseguita perché il sorpasso gli riesce solo una volta su quattro, la metà di quella che spetterebbe di norma ad ogni giocatore; in sud siede invece la signora Felìcita (accento sulla prima i), giocatrice sorniona, sempre molto gentile e cortese, pretende ed ottiene silenzio quando si licita, e vuole che si giochi la mano fino all’ultima carta, e se l’ignaro giocante mostra la sua canasta “AKQJ10” rivendicando il classico “tutte mie” lei, serafica ma con tono fermo: “si, ma come le giochi ? spiegalo per cortesia”; in nord è seduta l’anziana ed affabile signora Natàlia (con l’accento sulla seconda a), che mi ha recentemente e brillantemente chiamato un 7♥ in difesa su un 7♦ dichiarato dalla nostra linea e che era di battuta; un’ottima difesa e il solito zero per me, indubbiamente la più brava al tavolo “in my humble opinion” come vedo spesso scritto in internet.
Il torneo si avvia stancamente verso la fine, e seduto in est raccolgo le mie carte dal board n. 10 (tutti in zona):
♠K82 – ♥542 – ♦A10976 – ♣85;
non mi aspettavo di meglio, e poiché sono il dichiarante, espongo annoiato il mio cartellino preferito: PASS;
toccherebbe ora a Felìcita, ma io continuo a discutere con il mio partner per una sua brillante giocata al precedente tavolo dove, lui giocante, ha concluso la sua performance con un brillante 3SA-3 invece del 3SA+2 delle altre coppie; lei non dichiara, ci guarda, ed in tono fermo chiede ed ottiene il silenzio di rito al tavolo; poi sorride, e mi sembra di intravvedere una luce sottile nei suoi occhi coperti da spesse lenti da vista, una luce che non so interpretare, comunque apre le ostilità con 1♥; il mio partner, Cesare contra, mostra quattro carte a picche o mano forte sbilanciata, la signora Natàlia passa, è il mio turno e per un attimo mi sfiora l’idea di dichiarare 1♠ con la terza, non temo la classifica e quindi i disastri, ma ormai sono anche un po’ stanco e la sfiducia mi abbraccia fiaccando ogni velleità, e finisco per dichiarare il naturale 2♦;
tocca nuovamente a Felìcita, la luce nei suoi occhi ora è più sottile e più intensa, una smorfia (di dolore, di piacere, mah !) si disegna fra le labbra ed il mento mentre guardandomi estrae e deposita il cartellino di 2♠;
2♠ ? dopo il contre ed il pass della compagna, ma che ha in mano? comunque Cesare passa e la signora Natàlia decide mestamente di correggere a 3♥; io passo e tocca nuovamente a Felìcita che ora ha un sorriso più netto e marcato mentre espone lentamente il cartellino di 4♥.
Avrà i suoi motivi per dichiarare così, incurante del contro dell’avversario alla sinistra; forse vuoto o singolo a quadri ed una bella 5♠/6♥ con i resti 1/1 o 2/0,o forse una 4♠/7♥ ? chi le capisce le donne, soprattutto le giocatrici di bridge e ancora di più Felìcita.
l'attacco di Cesare è K♦.
la signora Natàlia si scusa per la povertà della mano mentre io tento di indovinare dalla dichiarazione e dalla vista delle carte del morto se Felìcita ha il vuoto a quadri o a fiori; sono sicuro e scommetto con me stesso che ha il vuoto a quadri ed anche AQ♣; scommetto 100 €;
il K♦ resta in presa, 2♦, il mio 7♦ incoraggiante e il 5♦ di Felìcita;
perdo i miei 100 €;
ora propendo per una 5/6/1/1 sempre con A♣;
Cesare continua con la Q♦, 3♦ dal morto e tocca a me; qualcosa non mi torna, non vedo il J♦, può averlo il mio compagno ma anche no; non mi fido di Felìcita; se ora prendo e cade il J♦ posso rimandare quadri per taglio e surtaglio, o per una promozione d’atout, ma che vado a pensare, sicuramente ha il singolo a quadri e taglierà; meglio lasciare il J♦ in mano al mio compagno come carta di uscita nel proseguo e aspettare; scommetto 200 € per la 5/6/1/1.
Felìcita deposita sul tavolo il J♦; ho perso 300 € nel giro di 30 secondi; mi sembra di sognare, ha due quadri perdenti, non ha il K♠ (e ovest ha contrato le cuori mostrando le picche) e dichiara 4♥; non ci capisco niente, avrà una 5/6/2/0 o una 4/6/2/1 con gli onori compatti tranne il K♠? comunque facevo sicuramente meglio a superare la Q♦ e muovere io cuori, ma tanto lo farà sicuramente ora Cesare; scommetto 300 € che Cesare muove cuori;
infatti Cesare muove il 3♠ !!;
non ci posso credere; guardo intensamente la carta sul tavolo, ed è proprio il 3♠; il mio sguardo si sposta su Felìcita che ora ha un sorriso diverso, più profondo ed intenso, anche lei mi guarda, ma è un sorriso o un ghigno di soddisfazione ? Ma perché Cesare ha mosso picche e non cuori ? forse ha in mano ♥Kx e non vuole rinunciare alla sua presa naturale in atout, ma picche proprio non lo capisco, molto meglio muovere fiori anche da ♣Q109, avrà contato anche lui la mano del giocante; mi viene da piangere mentre mi chiedo perché non sono uscito in moto;
scoraggiato, con enfasi e disappunto per la giocata di Cesare faccio volteggiare a mezz’aria il mio 8♠ che, dopo diverse rapide rotazioni, atterra sul tavolo esattamente davanti a me; è l’unica giocata di rilievo con una carta di bridge che mi è riuscita stasera, ma è anche una gratuita scorrettezza che meriterebbe una immediata e severa sanzione, ma non succede niente;
in sequenza escono: 3♠, 7♠, 8♠ e Q♠ di Felìcita; la situazione dopo tre giri:
non posso perdere sempre, scommetto 1.000 € che Felìcita ora giocherà picche per il taglio al morto;
vinco; mi piace vincere facile: la sequenza è 4♠, 9♠, taglio con il 6♥, e il mio 2♠;
e scommetto che ora muove fiori per il suo A♣ per poi fare un secondo taglio a picche al morto;
non so perché ma sono convinto, tanto da scommettere 500 €, che Felìcita ha l’A♣ e quindi la 4/6/2/1;
infatti Felìcita muove ora il 2♣ dal morto ma taglia con il 3♥ in mano;
ho di nuovo toppato, sembra che abbia proprio la 5/6/2/0, infatti non può avere solo 4 carte a picche e quindi una 4/7/2/0 perché Cesare sarebbe intervenuto con 1♠ mostrando la quinta nel colore e non con il contre, ma in questo tavolo nulla è scontato se non lo zero per me all’apertura dello score;
quindi di nuovo picche per il secondo taglio al morto; e mentre penso che anch’io al suo posto avrei giocato così, deposito sul tavolo non senza una smorfia di dolore udita anche in Australia il mio K♠; Felìcita intanto continua a sorridere;
ora J♣ dal morto, e il finale lo immagino bene, scommetto 5.000 €;
taglio in mano del J♣, battuta delle atout e, in ultimo, A♠ e la quinta picche affrancata per 4♥+1 regalate as usual;
ma perdo altri 5.000 €;
sul J♣ giocato dal morto incredibilmente Felìcita scarta il 6♠, e Cesare fa presa con la Q♣;
non credo ai miei occhi, una presa regalata e il contratto forse sta per essere battuto; dal 4♥+1 al 4♥-1, ma chi ha l’A♠ ? io non l’ho visto passare;
Felìcita non può avere la 4/7/2/0 con Q654♠ a meno che Cesare mi abbia nascosto la quinta di picche; mentre la guardavo e interpretavo i suoi sorrisi mi chiedo se mi sono forse perso l’A♠ ? ma no, non può essere, e poi non ho ancora visto una battuta in atout; le mancheranno forse AQ♥ in mano a Cesare ? ma che vado a pensare, le atout non saranno un problema per lei e ora girerà le carte per rivendicare il contratto, anzi no, lei gioca fino alle fine tutte e tredici le prese;
mentre guardo il tavolo e rivedo il film della giocata mi chiedo ancora chi ha l’A♠, se lo ha Cesare è giunto il momento di incassarlo, se lo ha Felìcita sarò io a fare un facile taglio a picche, il mio compagno avrà pur contato fino a tredici e avrà pur visto cadere il mio K♠ al terzo giro del colore !!
non ho ancora tutto chiaro, ma mi espongo per un’ultima scommessa: 10.000 € che Cesare in presa con la Q♣ muove picche: A♠ oppure la sua quarta e ultima picche per il mio taglio;
sarebbe stato troppo facile e bello !! perdo ancora, cosa muove incredibilmente Cesare ? l’A♣ !! per il taglio di Felìcita, anzi Felicità (l’accento si è improvvisamente spostato sull’ultima a), che ora batte le atout fino alla fine mostrando il suo A♠ come ultima carta e sorridendo soddisfatta per la sua giocata a voce bassa annuncia al tavolo “4♥ fatte”; e la ciliegina arriva con il “brava !” da Natàlia;
l’intera smazzata:
dal 4♥+1 al 4♥-1 al 4♥ fatte nel giro di tre sole carte giocate in sequenza: il 6♠ scartato da Felìcita sul J♣ mosso dal morto, la Q♣ e l’A♣ giocati da Cesare; non ricordavo di avere mai visto una tale situazione;
“perché non hai mosso cuori invece di picche al terzo giro ?” chiedo sofferente e quasi in lacrime al mio compagno e lui, “volevo farmi la Q♥ nel caso Felìcita avesse fatto il sorpasso partendo dal morto”; “ma perché muovere picche per regalare addirittura la surleveé ?” ma Cesare di rimando e con rimprovero: “perché non hai superato la mia Q♦ con il tuo A♦ per ritornare a quadri, avresti promosso la mia Q♥”;
e, a carte viste, ha proprio ragione.
ma a carte non viste, il contratto si batte "indovinando" chi detiene le dame: Q♠ e Q♥;
sud ha una 6/5 per dichiarazione: 6♥ e 5♠; est si vede in mano 3♥ e 3♠ e vede al morto 2♥ e 1♠ e, dal suo punto di vista e a parità di punti sud, fra cuori e picche, può avere:
distribuzione 1) "Axxxx♠ e AKQJ10x♥", e conseguentemente ovest: "Qxxx♠ e xx♥", oppure
distribuzione 2) "AQxxx♠ e AKJ10xx♥", e conseguentemente ovest: "xxxx♠ e Qx♥";
e se si cerca una Q in mano ad ovest, la distribuzione 1) ha il doppio di probabilità di verificarsi rispetto alla 2);
nel caso 2 il contratto si batte tornando quadri ma, nel caso 1 il contratto si batte solo muovendo cuori il prima possibile;
quindi, dal punto di vista di est, a priori, il contratto si batte solo muovendo cuori rapidamente e, dopo i primi due giri di quadri, che lo faccia est o ovest è ininfluente.
Moto, perdonami di averti tradita, la prossima domenica sarò con te anche se nevica.
Nomi di fantasia ma smazzata reale (board 10 del simultaneo nazionale G.P. di domenica pomeriggio 12 marzo 2017) e sequenze dichiarative e di gioco come narrate.